Tornare sui propri passi per approfondirne le conoscenze
Appena sveglio stamattina, ho guardato fuori dalla finestra, il sole faceva capolino tra le montagne, il cielo era di un azzurro intenso: la giornata era ideale per una passeggiata tra le nostre montagne!
Dopo una ricchissima colazione, inizio la mia camminata e mi dirigo dalla frazione di Pezzazole verso il Colle Croce e da lì all’abitato di Canelli. Da subito il mio sguardo viene rapito dalla moltitudine di fiori che, tra l’erba bruciata dal freddo inverno, cominciano a spuntare riempiendo i prati circostanti di colori e profumi.
Si comincia a salire ed in breve arrivo all’abitato di Canelli dove inizio a percorrere il bellissimo sentiero 335 che taglia la montagna con dolci saliscendi, sentiero che poi, più avanti, incomincia a salire in modo deciso a sinistra dove trovo un cartello che indica Roccolo della Passata, Montecampione. Con il sudore che si intensifica, comincio con fatica l’ascesa fino a raggiungere il dosso della montagna e da qui a seguire per un pò di tempo la cresta.
Il percorso inizia a farsi interessante, oltrepassato il Roccolo della Passata, ogni tanto tra gli alberi che si diradano, ho la possibilità di guardare i meravigliosi scorci della Valle Trompia.
A destra il mio sguardo si perde tra i prati e le malghe di Bovegno sovrastati dalle vette innevate da Montecampione fino al Maniva. Dalla parte opposta, sulla sinistra ammiro la Vallata di Pezzaze con le sue molteplici frazioni e le montagne che da Montecampione portano attraverso Colle San Zeno al Monte Guglielmo.
Camminando, dapprima passo Castel Vanil, poi raggiungo il Roccolo di Bertaeto fino a raggiungere Malga Gandina Bassa. Qui la salita è terminata e inizio a percorrere la comoda mulattiera verso il Colle San Zeno.
Entrato in una folta faggeta, raggiungo la Malga Valle dei Faggi di Sotto a quota 1400 mt, oltrepassata la quale decido di fermarmi per assaporare il panorama.
Al termine di questa pausa di riflessione, raggiungo Malga Prato Nuovo di Sotto e in poche decine di minuti mi ritrovo sulla strada asfaltata che proviene da Pezzaze.
La percorro in discesa fino a quando incontro la vecchia mulattiera che discende dal colle attraverso prati e malghe fino a raggiungere la frazione di Mondaro nella piazza della Torre Medievale.
Durante il percorso mi soffermo davanti ad una piccola Santella con la statua della Madonna di Lourdes, costruita da un alpino dopo un voto fatto in Albania nel 1943, un certo Bontacchio Antonio. Sotto una targhetta con la seguente scritta; “Tu che passi per la via fermati qui e prega un’AVE MARIA”.
Con il cuore pieno di gioia e la mente rilassata, faccio ritorno a casa, stanco ma carico per affrontare la vita.
Romano Pirotta