Innamorati del territorio

Don Gherardo Amadini, la storia di un santo mancato

 

 

Passava l’anno 1806, il 4 aprile per la precisione, quando, nella frazione di Ludizzo, Comune di Bovegno, nasceva colui che sarebbe diventato una pietra miliare e un punto di riferimento per tutta l’Alta Valle Trompia.

Trascorse la propria giovinezza come un normalissimo ragazzo di paese, caratterizzato però da un carattere sincero, affabile, mansueto e umile.

Ben presto decise di dedicare la propria vita a Cristo, ma a pochi mesi dal momento di ricevere gli Ordini Sacri, dichiarò ai propri famigliari di non sentirsi degno ed abbandonò il seminario. Subito il suo direttore spirituale e i suoi superiori lo convinsero a continuare e nel 1831 prese i voti e diventò Curato nel paese di Tavernole sul Mella. La sua condotta fu semplice ma esemplare.

Nel 1836 scoppiò un’epidemia di colera che inginocchiò il paese ma non fece vacillare né la fede né il coraggio del sacerdote, che si occupò instancabilmente dei malati e dei moribondi fino a contrarre lui stesso la malattia fino ad ammalarsi egli stesso di colera e morire pochi giorni dopo, il 13 luglio 1836, mentre pregava affinchè l’epidemia cessasse, il che avvenne qualche tempo dopo.

Inizialmente fu sepolto in un luogo segreto in un’urna piccola per l’altezza del sacerdote e solo dopo 13 anni fu riesumata la salma e sistemata in un’urna povera e disadorna. La sistemazione nel sarcofago marmoreo odierno avvenne nel 1954, grazie al Parroco don Angelo Bianchi. Si decise di porlo nell’abside di san Rocco, in fondo al portico laterale.

 

 

 

Da subito i tavernolesi, e non solo, iniziarono a considerare Don Gherardo un Santo e a pregare presso la sua tomba. Secondo alcune testimonianze ci furono anche dei miracoli ma la Chiesa diocesana non si è mai ufficialmente pronunciata in merito, lasciando però, ogni seconda domenica del mese di luglio, celebrare una cerimonia funebre in onore del Santo e aprire il sepolcro per essere visibile a tutti.

Anche quest’anno quindi, domenica 9 luglio 2017, molti fedeli di Tavernole sul Mella e dell’alta Valtrompia, hanno reso omaggio a Don Gherardo partecipando alla celebrazione liturgica o facendo visita al suo sepolcro cogliendo l’occasione di un importante arricchimento interiore!

 

 

 

 

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