Innamorati del territorio

Dal Museo Orma alla capanna-laboratorio

 

L’archeologia è un mondo curioso e appassionante ma al contempo anche estremamente complesso. Lo abbiamo scoperto grazie al museo ORMA, il primo museo archeologico della Valtrompia, inaugurato a Pezzaze (BS) nel 2018.

E’ bene ricordare, anche se qui si parlerà unicamente della parte archeologica, che il museo ORMA ospita anche la collezione etnografica Costanzo Caim, che raccoglie gli oggetti utilizzati per il lavoro nel prato, nel bosco, in miniera, e in cascina dalla famiglia pezzazese Caim dal secolo XIX alla metà del secolo successivo. Il museo ORMA ha dimensioni ridotte, è ospitato in un edificio medievale chiamato dai pezzazesi “antico o piccolo broletto” e in una torre anch’essa medievale, ma un’importanza enorme. Conserva infatti le tracce, del passato remoto della nostra valle, dal Neolitico fino all’alto Medioevo.

Alcune di queste tracce sono uno scheletro umano, frammenti di selce, lame di pugnale e monili. Da questo breve elenco si capisce la diversità dei reperti conservati, nei materiali di cui sono costituiti, nell’uso che ne venne fatto, nonché per le modalità di ritrovamento. Una diversità che rende questo museo tanto curioso quanto complesso da leggere. Il museo non è infatti solo un luogo dove si conservano le tracce lasciate dagli uomini del passato ma uno spazio vivo dove il visitatore interagisce con il suo contenuto grazie alla visita guidata, alle riproduzioni dei reperti, che potrà toccare durante la visita o scrutare sugli schermi disseminati per il museo, e laboratori manuali, che facilitano la comprensione del modo di abitare, di vestire, di mangiare dei primi abitanti della Valtrompia. Un reperto però non ci aiuta solo a ricostruire il passato, ma ha diverse storie da raccontare, tra cui quella del suo ritrovamento e del percorso che lo ha portato ad essere esposto in un museo. Si parte quindi alla scoperta del lavoro dell’archeologo, degli attrezzi del mestiere, delle domande che l’archeologo pone al reperto e le scelte che opera perché questo dischiuda il sapere di cui è depositario.

Per poter raggiungere al meglio questi obbiettivi nasce a Pezzaze, a poca distanza dal museo ORMA, la CAPANNA-LABORATORIO, voluta e realizzata da vari enti del territorio tra cui il Comune di Pezzaze, l’Associazione Scoprivaltrompia e la Comunità montana di Valle Trompia e finanziato  grazie al contributo di Regione Lombardia, Chiesa Valdese, Fondazione ASM e con il patrocinio di Provincia di Brescia. Non unicamente uno spazio che guadagna una nuova vita ma un luogo dove poter toccare e trasformare i materiali usati nelle Preistoria: l’argilla, la lana grezza, le fibre di legno, il rame e dove è possibile diventare archeologi per un giorno. Una capanna per non rinunciare a “creare il proprio reperto” anche nei giorni piovosi o di sole intenso e un’area di scavo, per seguire il percorso del reperto dalla terra alla teca, sono, con la passione, le conoscenze e le competenze delle persone che credono in questo progetto, gli ingredienti di questa sfida, finalizzata a far conoscere il nostro passato e il territorio che ci circonda in modo avvincente e divertente.

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