Innamorati del territorio

Una sera al museo ORMA

“Datemi un museo e ve lo riempirò” disse Pablo Picasso! Ebbene, seppur nessuna delle sue opere vi troverete esposta, mi sento di consigliare a tutti una visita al Museo ORMA, piccolo museo archeologico allestito nel trecentesco Broletto della frazione Mondaro di Pezzaze, in alta Valle Trompia.
Nessun quadro famoso quindi ma, una più che interessante esposizione di reperti di genere vario che, dal neolitico all’epoca romana, passando per l’età del bronzo e del ferro, vi farà fare un tuffo nel passato per rivivere l’evoluzione dell’uomo fino ai giorni nostri.

 

 

Ho avuto modo di visitare in prima persona il Museo Orma la sera di venerdì 17 agosto quando, con le mie bambine di 4 e 8 anni, ho partecipato all’evento “Naè, raccontami una storia!”
Alle ore 20.00 siamo state accolte all’ingresso del Museo ORMA da due bellissime guide dell’Associazione ScopriValtrompia in veste romana che, con la loro simpatia, ci hanno conquistato ancor prima di entrare!!!

 

 

L’avvio della visita guidata mi ha visto separata dalle bambine perchè, come da programma, adulti e bambini avrebbero seguito due percorsi distinti.
Nella piazzetta antistante il Museo un giovane archeologo ci ha mostrato come gli uomini del passato costruivano un arco o una lancia utilizzando una scheggia di selce per scortecciare i rami.

 

 

Successivamente abbiamo visionato un filmato che ben ci ha illustrato le attrattive della Valtrompia per poi oltrepassare la piccola porta, recante a ragione veduta l’indicazione “Attenzione alla testa”, al di là della quale i nostri piedi hanno provato l’emozione un po’ “magica” di spostare e calpestare foglie virtuali simpaticamente proiettate sul pavimento da una moderna installazione multimediale. Tecnologia ultra moderna a fianco del reperto più prezioso ed antico del Museo, “Naè”, o meglio quel che resta di una ragazza di età compresa tra i 16 ed i 20 anni, vissuta nel periodo neolitico e ritrovata nel territorio di Nave (Brescia).

 

 

L’allestimento museale è reso particolarmente efficace anche dalla presenza di grandi schermi con sistema touch dove si ha la possibilità di approfondire l’analisi dei reperti esposti. Selezionando ad esempio un singolo reperto, si avrà la possibilità di capire, attraverso una ricostruzione 3D, di quale oggetto facesse parte in origine il frammento giunto fino ai giorni nostri.
Al termine della visita del Museo, abbiamo avuto la possibilità di accedere alla Torre Medievale con la collezione etnografica “I saperi della montagna. Mestieri tradizionali e cultura materiale in alta Valle Trompia attraverso il racconto e la collezione di Costanzo Caim”. La bravissima guida Claudio ci ha fatto rivivere un passato non troppo lontano, riconducibile ai nostri nonni o bisnonni quando le comodità di oggi di certo non esistevano, quando il burro non si comprava al supermercato e quando il lavoro nelle stalle e nei campi non era affidato alle macchine ma alle mani e al sudore della povera gente. Oggetti usati ma non dimenticati ma anche simboli ed abitudini che fanno ancor parte nel nostro presente, come il fare la croce sulla polenta in segno di ringraziamento per il cibo in tavola.
Con aria un po’ nostalgica siamo usciti dalla Torre e, con i nostri bambini che nel frattempo avevano terminato i laboratori didattici a loro dedicati, abbiamo degustato dolci fette di anguria allietati dalle melodiose note della fisarmonica del sig. Angelo Buro Bregoli concludendo così la bella serata al Museo Orma.

Un’ultima cosa da dirvi: tutti i visitatori del Museo ORMA sono invitati a proporre un possibile nome da dare a “Nae'” entro il 26 ottobre 2018. L’ideatore del nome prescelto verrà invitato all’evento di Halloween dove verrà celebrato il “rito di adozione di Nae'”. Buona fortuna a tutti!

 

 

 

Al Museo ORMA anche i bambini si divertono!!!!!!

 

 

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