Il 700° degli Statuti di Pezzaze
“La longa experientia ne à insignato che lì dove non è ordine semper gli è confusione, d’il che volendo proveder a tal inconveniente et anchora a ciò non fossemo simile a le animali irrazionali i quali se governa segondo il lor apetito havemo ordinate alcune costituzione et statute a li quali saremo sottoposte noy tutte del comune de Pesaze, et simelmente de grado in grado tutte li nostri successori, in pena como se vederà expressamente de capitulo in capitulo e questo fo del anno 1318”
Così inizia lo “Statute de Pesaze”, il primo compilato nelle terre di Valle Trompia nell’anno del Signore 1318 da parte di “12 omines di Pezzazis”, gente fiera delle proprie origini e ben attaccata alle tradizioni degli avi.
Leggere i 150 capitoli è come ritrovarsi davanti agli occhi il piccolo microcosmo di un tipico ambiente di montagna, con tutte le quotidiane fatiche necessarie a ricevere, da una terra avara, il poco sostentamento che bastava a sopravvivere o per estrarre dalle vene metallifere quel materiale che tanto ha dato all’economia valtrumplina.
Con gli Statuti nasce una nuova era, i Comuni si danno un nuovo ordinamento del diritto dell’epoca; gli usi, i costumi e le consuetudini entreranno a far parte delle norme dello Statuto, in pratica la realizzazione degli Statuti procede insieme all’affermarsi del fenomeno comunale che conosce una netta accelerazione tra XI e XII secolo nei grandi centri e nei secoli successivi anche in Valle Trompia.
Solo qualche anno dopo, anche il Comune di Bovegno emana i propri statuti (1341) seguito dal Comune di Cimmo e Tavernole (1372).
I codici sono di epoca viscontea e nonostante la dominazione “straniera” forte era la voce di “autonomia” e di “identità” delle popolazioni dell’alta valle.
Nel XIV secolo i paesi più importanti e popolosi della Valle erano Pezzaze, Collio e Bovegno, merito soprattutto della loro ricchezza mineraria, solo successivamente sono emersi i paesi della media e bassa valle, grazie allo sviluppo di attività manifatturiere che portarono nuove opportunità di lavoro e un’accelerazione demografica.
Fin dall’antichità i paesi dell’alta valle sono legati dall’economia del ferro, un legame talmente forte che tanto ha plasmato la vita economica e sociale della valle.
Questo legame ci ha portato oggi a modificare il nostro progetto rievocativo che dopo due edizioni vissute nella piccola “terra di Mondaro” abbraccia, oggi, i comuni di Bovegno e Tavernole, come unione delle genti valtrumpline che daranno vita ad un nuovo Palio Storico dedicato alle genti del ferro.
700 anni dopo è giusto ricordare questo evento per riscoprire le nostre radici
Una rappresentazione teatrale percorrerà gli ultimi atti della stesura dello statuto, immergendosi in quel mondo medievale dove lo scorrere delle giornate era scandito dal suono delle campane, la vita era il duro lavoro, non esistevano comodità e si moriva presto per malattie o di stenti.
Però, la luce era all’orizzonte, nuove invenzioni tecnologiche migliorarono la produzione agricola migliorando le condizioni di vita, creando nuove opportunità nel commercio e nell’artigianato.
Migliorando le condizioni di vita, avendo più risorse, più beni, le persone hanno sentito la necessità di tutelarsi giuridicamente, non bastavano più gli accordi orali, le consuetudini o le abitudini dettate dalle tradizioni, ma avevano bisogno di più sicurezza, di più certezze, di una vita ordinata.
La Compagnia Teatrale Dedalo metterà in scena quei momenti fondamentali che hanno portato gli uomini del medioevo in una nuova era, in un nuovo mondo, a mettere le base di un rinascimento della società.
700 anni dopo i discendenti di queste genti sono pronti a ricordare e a onorare i loro antenati
Già da due anni nelle contrade di Pezzaze ci si prepara per celebrare la ricorrenza di quell’evento.
La terza edizione del Palio si disputerà anche quest’anno a Pezzaze, nel centro storico della piccola frazione di Mondaro, nucleo più antico del primitivo paese, ove sorge una struttura fortificata posta a controllo del percorso che univa la Valle Trompia a Pisogne attraverso il colle di S. Zeno: una torre medievale di avvistamento, che fece parte del sistema difensivo degli Avogadro, risalente al periodo compreso fra il XII e XIII secolo, a pianta quadrata con aperture rade e di piccole dimensioni, come si addice ad un edificio fortificato. A ridosso della Torre medievale si trova il Broletto di Pezzaze (stesso periodo), un edificio dove i capifamiglia della Vicinia si riunivano per prendere importanti decisioni riguardanti la propria gente.
Ed è proprio qui, in questo meraviglioso scorcio di caratteristiche viuzze che si disegna un quadro d’altri tempi senza eguali in Valtrompia, in questo originale e storico scenario si celebrerà come merita un grande avvenimento che ha lasciato un segno importante nella storia e, allo stesso tempo, sarà il filo conduttore della manifestazione di “rievocazione storica” che per tre giorni porterà Pezzaze a rivivere i fasti di quei tempi.
La manifestazione ha un preciso scopo culturale: la divulgazione degli eventi storici locali, un momento di riflessione sul proprio passato, sulla propria identità storica.
Naturalmente, come per qualsiasi vera Rievocazione Storica, ci si pone come obiettivo l’essere coerenti con la verità del tempo: la cura nella realizzazione degli abiti e degli accessori indossati dai personaggi in costume, gli armamenti dei soldati, i prodotti artigianali, gli oggetti d’uso comune, le pietanze e le musiche dovranno essere il più possibile legati alla tradizione, agli usi e ai costumi del periodo.
Il borgo si animerà di colori e profumi, i saperi di abili artigiani faranno rivivere arti e mestieri antichi, soldati in arme si sfideranno in cruenti duelli mentre una folla di cavalieri e dame in costume medievale si radunerà per assistere a spettacoli di fuoco e di giocoleria.
La manifestazione vivrà due momenti che si uniranno e si fonderanno in un unico grande evento. Il primo è la rievocazione storica, appunto, il secondo è il Palio storico di Pezzaze.
Per conquistare il Palio i “campioni” delle confraternite si sfideranno in giochi storici, giochi di forza, in voga ancora oggi nei paesi di origine celtica, praticati da uomini del passato per allenarsi alle battaglie e per essere selezionati come i guerrieri più abili, i migliori!
Le donne si cimenteranno in giochi atti ad esaltare la grazia e la bellezza della dama medievale al fine di inebriare e conquistare il proprio cavaliere.
Anche i bambini avranno un Palio a loro dedicato e si sfideranno con gli stessi giochi storici, ma con regole diverse.