Innamorati del territorio

Chi è sopravvissuto ad Halloween in miniera 2016?

Grande successo ha riscosso l’evento di “Halloween in miniera” organizzato dall’Associazione ScopriValtrompia nella tenebrosa location della Miniera Marzoli di Pezzaze in Alta Valle Trompia. Trecento i temerari visitatori che dalle ore 19.00 fino a tarda notte si sono addentrati nei bui cunicoli della miniera resi ancor più inquietanti dalla presenza di strani personaggi abitanti dello stesso paesino di Spoon River di cui il poeta statunitense Edgar Lee Masters ci ha raccontato interessanti aneddoti di vita quotidiana agli inizi del Novecento.

 

 

TESTIMONIANZA DI UNA SOPRAVVISSUTA

Io ed i miei cadaverici compagni di avventura di cui potete vedere dei bellissimi scatti nella gallery, siamo arrivati alla stazione di “Spoon River” dopo aver indossato dei fascinosi caschetti protettivi ed aver percorso un breve viaggio su un piccolo trenino accuratamente sbarrato dall’esterno. Alice, giovane donna in età da marito che ci ha accompagnati in questo viaggio, ha spiegato che i caschetti avrebbero preservato le nostre teste da accidentali colpi dovuti alle basse altezze dei cunicoli delle gallerie. Non capivamo allora perché lei soffrisse di un gran mal di testa se conosceva così bene i pericoli della miniera. Dimenticava forse continuamente il suo caschetto a casa? E perché il trenino era sbarrato dall’esterno? Forse qualcuno avrebbe voluto tenerci in ostaggio? Ebbene, con un po’ di domande a cui dar risposta, scesi alla stazione di Spoon River, è iniziata la nostra vera avventura.

 

 

Alice, sempre lamentandosi del mal di testa, guidava il nostro cammino nell’ombra delle gallerie raccontandoci quanto meraviglioso fosse il suo futuro marito, marmista specializzato nella scultura di tombe per morti. Certo, sarà stato pure un gran bel partito questo fidanzato visto i soldi che diceva di guadagnare, però vi immaginate l’accoppiata? Lui che scolpisce lapidi, e lei? Sapete in cos’era specializzata? Nell’arte del canto ai funerali. E diceva anche d’esser molto brava. Certo lo possiamo credere, ma, da due personaggi del genere, vi immaginate le prospettive per un futuro figlio? Come minimo una specializzazione nella vestizione e nel trucco dei defunti. Detto questo vi chiederete perché non siamo usciti a gambe levate dalla miniera fin tanto che ne eravamo in tempo ma, eravamo appena arrivati e nessuno di noi conosceva la strada per il ritorno per cui non potevamo far altro che seguire Alice e vedere dove ci avrebbe condotto. Sicuramente non nel paese delle meraviglie!

 

 

Strada facendo abbiamo incontrato un viandante che ci ha messo in guardia circa i pericoli di questo viaggio. Diceva che solo morti avremmo incontrato, che avrebbero cercato di impietosirci con le loro storie al solo scopo di farci dono del sonno eterno nel cimitero sulla collina. Credo che dopo queste parole un brivido lungo la schiena abbia colpito tutti i miei compagni di avventura e, dal momento che ho la fortuna d’esser uscita viva da questa storia, posso garantirvi che così è stato! Tutti morti erano! Anzi, mortissimi!

 

 

Un pazzo farmacista  ha attirato la nostra attenzione e, giocando con strane combinazioni chimiche, ci ha quasi fatto saltare in aria. Poi il turno di tal Contessa Navigato che ci ha accolto nel suo salotto raccontandoci dei sui defunti ricchi mariti e, del terzo, che invece ha pensato bene di giocare d’anticipo offrendo a lei un mix di ricercati veleni. Il nostro terzo incontro è stato niente meno che con il giudice di Spoon River. Nel suo tribunale libri impolverati e “puzza di morto” regnavano sovrani. Pensate che dopo averci illuminato, si fa per dire, perché l’unica luce esistente era quella dei lumini dei morti usati come segna passi, circa le motivazioni di tanta desolazione, ha iniziato a vaneggiare circa la presenza tra di noi di una potente strega venuta dal passato di nome Molly Bloom che era sua intenzione condannare a morte certa. E chi poteva essere la strega secondo lui? Io. Sì, proprio io che non potrei fare del male nemmeno a una mosca solo perché mi sfuggono sempre quando cerco di prenderle con la paletta! E perché poi? Per 3 piccoli segni sulla mano sinistra che ho fin dalla nascita e che a suo avviso costituivano prova inconfutabile della mia colpevolezza. Ebbene signori, in quel momento ho quasi temuto il peggio, ma fingendo che il segno distintivo me lo avevano disegnato in biglietteria come ad altre signore, mi sono salvata ed ho scongiurato la possibilità che Alice venisse a cantare al mio funerale.

 

 

Tra gli altri personaggi incontrati nel nostro viaggio non possiamo scordare il Dottor Hill che vagava malinconico alla ricerca della moglie defunta o Percy che riposava sulla collina accanto al padre che aveva fatto morire di crepacuore.

 

 

Degna di nota è anche Margaret, casalinga disperata di Spoon River che non potendo dedicare sufficiente tempo alla sua passione per la scrittura di romanzi horror ha pensato bene di sbarazzarsi degli otto figlioletti cucinando una prelibata minestra all’arsenico.

 

 

È stato poi il turno dei coniugi Purpamkie, morti per troppo amore e destinati a vagare a braccetto per l’eternità. E che dire di J. Church, capo della compagnia di assicurazioni che è risultato essere il vicino di tomba di Alice? Alice? Ebbene sì! Anche Alice era una di loro. Ci raccontava del suo fidanzato, di quanto fosse bello e bravo ma si lamentava in continuazione del mal di testa. E ci credo che aveva mal di testa. Non era certo colpa del caschetto che non indossava se aveva il cervello perforato da una scheggia di marmo di una tomba che il marito stava incidendo! Poveri noi. Eravamo messi male! Quante speranze avremmo avuto ora di uscire da quel labirinto di gallerie? Fortunatamente questa Alice doveva essere stata una brava persona in vita per cui, dopo averci fatto conoscere quel che restava della maestra del paese, ci ha aiutato a ritrovare la stazione per riprendere il treno in direzione salvezza! Il povero Barney il treno non è mai riuscito a prenderlo e dormirà per sempre  sulla collina in compagnia di Alice e degli altri stravaganti abitanti di Spoon River.

 

 

E se volete conoscere il seguito di questa storia vi aspettiamo il prossimo anno ad “Halloween in miniera 2017”. Un’ultima cosa. Non dovrei dirvelo ma se avete mangiato la vellutata di zucca offerta da Alice e i suoi amici non so se il prossimo anno ci rivedremo!

 

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